Un solo Natale

La festa di Natale è uno dei più importanti giorni dell’anno nella maggior parte del mondo. Tutto si ferma in questa data: dall’Asia all’America, dall’Europa all’Oceania. Tutti i continenti guardano con molta attenzione e affetto alla nascita di Gesù Bambino. Il Vangelo è vivo nei cuori dei cristiani, non importa di dove sono. E anche questa è una delle realtà più belle e toccanti del Natale: la diversità di ogni Paese.

Ogni tradizione è speciale a modo suo, con la sua storia e la sua bellezza. Con un mondo così diverso possiamo farci una domanda: “Come sarebbe un solo Natale includendo le caratteristiche di tutto il mondo?” È chiaro che se volessimo unire tutti i Natali del mondo sarebbe impossibile, ma questa è la nostra sfida: chiedere a giovani di varie parti del mondo (Bielorussia, Brasile, Corea, Filippine, Indonesia, Romania, Italia) di descrivere il proprio Natale e provare a crearne uno che potesse tener conto di tutti.

                                 

                            

Il nostro Natale, così speciale, comincerebbe il 1˚ di settembre come nelle Filippine, con un’atmosfera di famiglia, gioia e amore; si sentono le musiche di Natale ovunque si vada. Così si trascorre questa festività in questo paese. La città intera sarebbe addobbata con luci e presepi per ricordare la nascita di Gesù, come avviene in Brasile, e il nostro albero sarebbe fatto l’8 dicembre, secondo la tradizione italiana. Ci sarebbe una forte presenza di bambini, con spettacoli sulla nascita di Gesù e coloro che vivono lontano ritornerebbero nella città dalle proprie famiglie, come succede di solito in Indonesia. Potremmo ancora fare opere di carità imitando la Corea, celebrando il Natale, condividendo il cibo, raccogliendo fondi di beneficenza, ecc.

Potremmo cominciare la vigilia con il pițărăi: una tradizione rumena nella quale i bambini si incontrano per andare di casa in casa ed essere accolti con dolci o frutta. Ognuno di loro ha una borsa dove mette tutto questo cibo che riceve. È una tradizione ortodossa e tutte le persone offrono dei doni ad altre per ricordare i membri della famiglia che non sono più con loro a celebrare il Natale.

 Alla sera avremmo la tradizionale Santa messa della Vigilia di Natale e, subito dopo, la cena assieme alla famiglia caratterizzata da un pasto delle Filippine chiamato “Noche Buena”. In questo pasto potremmo aggiungere anche: tacchino, salsiccia, 12 piatti “quaresimali” della Bielorussia, panettone, biscotti e pandoro dell’Italia. La diversità del cibo è una cosa che sicuramente non manca! Potremmo scrivere un testo solo parlando di questo! Inizieremmo il pasto come in Bielorussia, leggendo un brano del Vangelo di San Luca sulla natività di Cristo e poi una preghiera familiare comune guidata dal padre di famiglia. Potremmo anche cantare “Kalyadki", una tradizionale canzone natalizia.

Infine, siamo arrivati al giorno più importante: il Natale. I bambini si sveglierebbero presto, gioiosi, animati e curiosi, cercando i regali ricevuti. Sarebbe bello vedere come le famiglie scartano i regali sotto l’albero pieno di luci e addobbi. La celebrazione continuerebbe con il pranzo di Natale, durante il quale tutti possono di nuovo riunirsi. Tutti i parenti cucinerebbero qualcosa da portare in casa di chi li ospita e così si trascorrerebbe il giorno del 25 dicembre, concludendo con la messa. Sarebbe bello anche imitare l’Indonesia con fuochi d’artificio dopo la celebrazione in modo che tutti possano vedere come illuminano il cielo.

 Questa è un’idea generale in cui, sia la vigilia che il giorno di Natale, sarebbero bellissimi ma anche molto impegnativi. Immaginare un solo Natale può essere difficile, ma donerebbe ricchezza, felicità e amore perché possiamo, non solo conoscere meglio gli altri, ma attraverso le nostre diversità, conoscere meglio noi stessi. Raccontare storie, collegamenti culturali e commemorazioni sono caratteristiche umane e nonostante possa sembrare impossibile, un solo Natale sarebbe una vera espressione di fraternità e di un mondo unito al giorno d’oggi.

                                         

Artur Brilhante    Caterina Giorgio