Reydibel Mesa Rincon - Venezuela

Da vari anni, il mio Paese, sta vivendo una crisi socio-politica molto difficile. Il Venezuela era una Nazione che aveva una economia buona, grazie alla sua ricchezza di petrolio, e si è trovata di colpo senza niente.

Tante persone uscivano sulle strade a manifestare la propria indignazione e alcune di esse venivano ferite mentre difendevano i loro diritti.  In questa difficile situazione il popolo si è trovato nella difficoltà di reperire il cibo perchè tutti negozi erano chiusi.

Con i pochi soldi che avevamo, dovevamo andare nei supermercati che pero’ non erano liberi di vendere tutti i prodotti.  Facevamo code di 5 ore, come minimo, prima di riuscire ad entrare e poi potevamo acquistare solo 1 kilo di riso e 1 kilo di zucchero.  In questa situazione il popolo non riusciva a trovare un equilibrio per la vita di tutti i giorni.

Nella mia famiglia abbiamo deciso di voler condividere il poco che avevamo con le persone che vivevano accanto a noi e che non avevano nulla da dare ai loro bambini. Ci siamo impegnati ad aiutarci reciprocamente e chi trovava qualcosa per primo poteva condividerlo con gli altri. Questo modo di agire si è allargato attorno a noi e, nel fare le code ai supermercati, ci siamo accordati di andare in tanti per aver abbastanza cibo. 

In seguito veniamo a conoscenza che non lontano da casa c’erano delle persone che stavano morendo di fame. Abbiamo deciso d’includere anche loro nella nostra comunione, convinti che l’amore può vincere tutto, anche se non avevamo il superfluo. In mezzo a questa assurdità della guerriglia interna che interessava il Paese stava sorgendo una comunità sul tipo dei primi cristiani che mettevano tutto in comune.

Questo è ed è stato il nostro piccolo contributo per la pace.

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